Il Decreto Sicurezza introduce nuovi reati presupposto

Dal 10 giugno scorso è in vigore la Legge n. 80/2025 di “Conversione in Legge del Decreto Legge 11 aprile 2025, n. 48, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario“.
 

La riforma comporta una novità in tema di reati presupposto della responsabilità dell’ente, in considerazione del richiamo dell’articolo 25-quater D.Lgs. 231/2001 ai delitti del Codice Penale in materia di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. L’art. 1 del D.L. 48/2025 ha infatti introdotto la nuova ipotesi di detenzione di materiale con finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-quinquies.3 c.p., che entra così a far parte del Catalogo “231”.
 

Si segnala che la medesima disposizione ha altresì aggiunto una nuova fattispecie all’art. 435 c.p. in tema di fabbricazione o detenzione di materie esplodenti. Il reato punisce “chiunque con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga, diffonde o pubblicizza materiale contenente istruzioni sulla preparazione o sull’uso delle materie o sostanze” indicate al primo comma dello stesso articolo ovvero indicazioni su qualunque altra tecnica o metodo per il compimento di alcuni delitti contro l’incolumità pubblica.